Coroneo, l'opera di due sorelle artiste-artigiane
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Giuseppina e Albina Coroneo, Anni Venti
Giuseppina e Albina Coroneo, anni Venti

-         Dove viviamo? Qui.
-         Dove vorremo vivere? Là.
-         Perché? Perché le cose brutte son qui, le cose belle son tutte là
-         Che facciamo? – Tutto.
-         Che vorremmo fare? – Nulla.
-   Perché? – Per fare finalmente qualche cosa.
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Giuseppina e Albina Coroneo, due sorelle artiste-artigiane

La vicenda umana e artistica delle sorelle Coroneo ci appare unica e intrigante, rimasta finora pressoché esclusa dal quadro delle vicende artistiche del Novecento.
Dotate di un talento naturale, raggiunsero senza cercarla una notorietà alla quale non mancarono neppure riconoscimenti e segnalazioni a livello nazionale ma, a causa della loro estrema riservatezza, si mantennero fermamente lontane dal frastuono della popolarità.
Poco interessate ad apparire tantomeno ambivano al riconoscimento in ambito artistico. Ritrosia, unita al completo disinteresse per l’attività a fini di lucro, le loro opere risultano ancora quasi sconosciute e non godono dell’attenzione e considerazione che invece meritano.
Capaci di incantare il pubblico delle mostre e suscitare il vivace interesse persino di artisti affermati, Giuseppina e Albina Coroneo nascono a Cagliari sul finire dell’Ottocento. Prima e secondogenita dei sei figli di una famiglia benestante, hanno abitato dapprima in Castello e poi nel popolare quartiere della Marina, nei pressi del vecchio mercato, oggi distrutto.
Diplomate alla scuola superiore, fatto raro per l’epoca, pur non avendo compiuto studi artistici specifici, fin da giovanissime si divertono a disegnare figurini di moda, ricami, arazzi, pupazzi e oggetti per la casa.
Vissero e lavorarono per tutta la vita insieme. Condivisero, da signorine, la casa e il lavoro dando vita a un universo di complicità in cui si è sviluppata tutta la loro originale fantasia.
Un’espressione artistica apparentemente semplice, maturata tra le modeste attività femminili svolte nella quotidianità domestica: carte colorate, ritagli di panno, scampoli di stoffa, ago e filo, che tra le loro abili mani diventavano materia per invenzioni fatte di figure e racconti.
Due donne che si dichiaravano semplici, certamente molto sensibili, che incuranti dei giudizi lusinghieri espressi su di loro da ammiratori d’eccezione quali Giuseppe Biasi, Eugenio Tavolara, Ubaldo Badas, Nicola Valle, Gio Ponti, Ugo Ojetti, si considerarono sempre soltanto «modeste artefici d’ago e di carte colorate», delle artiste-artigiane.
Eppure sono state creatrici straordinarie. Capaci di declinare la loro immaginazione verso ambiti diversi, mostrando di saper alternare registri stilistici ed espressivi distanti. 

  • NEWS: Le pavoncelle che si baciano delle Coroneo il nuovo logo del Sardegna Pride.
La scelta del logo, oltre a rimandare ad un immaginario visivo tradizionalmente sardo, vuole anche essere un omaggio a due artiste dei primi del ‘900, poco conosciute, a causa della loro estrema riservatezza, ma molto apprezzate in Sardegna come nel resto d’Italia, Giuseppina e Albina Coroneo.
Per Marco Peri, storico dell’arte e curatore della mostra a loro dedicata, “L’immagine utilizzata, in cui le pavoncelle si fondono in un bacio inaspettato, è una sintesi perfetta dell’opera di Giuseppina e Albina Coroneo, due sorelle artiste-artigiane, straordinarie e indivisibili che nel design di gusto Déco in Sardegna hanno dato un’interpretazione unica e del tutto nuova. Le loro creazioni hanno saputo rinnovare con stile inconfondibile una tradizione spesso ancorata inesorabilmente a modelli immutabili per renderla più libera e cosmopolita”.
“Le oramai note gallinelle sarde sono in realtà pavoni” dice Antonello Cuccu, della Fondazione Illisso che ha curato il catalogo “Coroneo. L’opera di due sorelle artiste artigiane” del 2009 “un simbolo sacro di reincarnazione e di vita eterna (Araba Fenice), immagine stessa di regalità (corona/cresta, coda/strascico). La coppia di pavoni affrontati” continua Cuccu “testimonia del riflesso, della specularità: caratteristiche intrinseche alla donna”. Mentre il cuore, nella forma con la coda che richiama gli ex-voto “rappresenta, con diverse variazioni, il “cuore con la fiamma”, ovvero il cuore da cui prendono origine foglie, frutti, spesso una croce (copula mundi), un involucro, un seme capace di gemmare dal di dentro nuova vita”.
Foto
  • NEWS: Panorama d'Italia, Vittorio Sgarbi a Cagliari per raccontare l'arte sarda (1/10/2016) [dal min. 45 e dal min. 1.26]
  • NEWS: Expo 2015 - A Milano in esposizione le opere delle sorelle Coroneo nella mostra  "il tesoro d'Italia" a cura di Vittorio Sgarbi.

  • NEWS: Radio1 - Radio Sardegna dedica due puntate speciali alle sorelle Coroneo:

PRIMA PUNTATA Ascolta in mp3

SECONDA PUNTATA Ascolta in mp3


  • NEWS: Eventi, Omaggio teatrale alle sorelle Coroneo della Compagnia Is Mascareddas:
"VENTI CONTRARI" 
link: www.teatrostabiledellasardegna.it/spettacolo/venti-contrari-mascareddas 

Coroneo. L’opera di due sorelle artiste artigiane
 Marco Peri, presentazione di Vittorio Sgarbi. 
2009, ILISSO edizioni

Immagine
Dopo anni di ricerche, ecco il primo studio monografico sull'opera ad oggi poco conosciuta di Giuseppina e Albina Coroneo: straordinarie quanto appartate sorelle che del design e dell'espressione artistica consegnarono una variante di sorprendente eleganza formale e insospettata modernità. Fortemente apprezzate dal critico e storico dell'arte Vittorio Sgarbi - che firma il testo introduttivo - furono le protagoniste dello scenario artistico del XX secolo; amatissime da Gio Ponti, che ne ha pubblicato i lavori sulle prestigiose riviste Domus e Stile; portate a esempio da Eugenio Tavolara; presenti nelle grandi esposizioni nazionali, la loro ricerca, così come il volume a esse dedicato, è divisa in due parti. Sintesi, grazia, poeticità di dettagli e forme negli esordi, anni Venti e Trenta, a proseguire il fluido sintetismo Dèco; silenzio, stacco, crollo creativo nella violenta interruzione imposta dalla seconda guerra mondiale, dopo la quale non possono più esistere certezze se non solitudine e senso di tragedia per la fragile condizione umana. "Bellezza" prima e "morte della bellezza" dopo: amara e drastica riflessione che farà dire a Sgarbi: «Non si scherza, con i "pupazzi" delle sorelle Coroneo».


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Libro

testi : Marco Peri - www.marcoperi.it - 2009|2020
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